Dalla nascita il bambino trova tutto il nutrimento che gli necessita nel latte materno o nel latte formulato appositamente. Quando arriva il momento dello svezzamento potrà trovare nel cibo la quantità di vitamine, minerali ed elementi che gli necessitano per crescere forte e sano.

Quando iniziare lo svezzamento?

Il momento più indicato sarà intorno ai quattro/sei mesi, quando noterete che il vostro bambino manterrà la testa eretta e la posizione seduta e spesso darà segni di essere ancora affamato dopo il pasto di latte o ancora lo vedrete incuriosito all’odore e al colore del vostro cibo.

La prima alimentazione che andrà ad integrare il latte, durante il primo anno di vita è detta “complementare” perché va ad integrare l’alimento principale “latte”, di nuove esperienze sensoriali, tra le quali, l’apprendimento del gusto e le diverse consistenze del cibo, da liquido a semiliquido, a morbido e primi pezzettini dalla comparsa dei dentini.


L‘alimentazione complementare responsiva

Autore: Maurizio Iaia

Editore: Il pensiero scientifico

Quattro gli interrogativi a proposito di svezzamento: quando l’introduzione del primo cibo, come proporlo, quali alimenti e quali regole per la quantità da offrire al bambino.Il testo promuove un approccio nuovo e scientifico, fornendo indicazioni responsive ai caregiver dell’ infanzia, sulla base dell’emotività e della consapevolezza di quanto sia delicato il momento evolutivo riguardo all’alimentazione.

Uno dei capitoli del libro è dedicato alle indicazioni nutrizionali per la prima infanzia basate sui più recenti studi scientifici. Lo svezzamento ben svolto favorisce una sana alimentazione fin da piccolissimi, lo sviluppo del linguaggio, garantisce l’accettazione di alimenti sani e un corretto assorbimento del cibo che scongiura problemi alla flora batterica intestinale


Come iniziare a svezzare il tuo bambino?

In genere si parte con lo svezzamento dalla merenda di frutta frullata. Per il pasto occorre preparare una base liquida non salata, costituita dal brodo vegetale, composto da patate, carote, zucchine e un cucchiaino di  olio evo. La prima pappa sarà poi composta da creme prive di glutine e ricche di carboidrati, calibrate in quanto a proteine e calorie, creme di riso, di mais e tapioca ecc.

Dai 6 mesi

Aggiungere al brodo vegetale, pian piano altre verdure come finocchi, cipolle, sedano ecc ed altre farine che non  contengano glutine, sotto forma di creme, semolato di grano o multicereali. In un secondo tempo si può inserire la carne come tacchino, pollo, coniglio,vitello, sicuramente più digeribili del manzo. Per lo svezzamento di tipo vegano o vegetariano si possono già inserire i legumi decorticati che sono comunque ricchi di proteine come la carne.

Dai 7/8 mesi

Le pappe adesso possono essere variate inserendo le proteine dei formaggi magri e freschi come la robiola, oppure la ricotta o lo stracchino.Si possono introdurre nella merenda anche gli yogurt. Le proteine possono ancora essere variate inserendo nelle pappe il prosciutto cotto magro senza polifosfati oppure il pesce come la sogliola, il merluzzo e i legumi. Inserendo pastina, carne trita e  purea di verdura o piccoli pezzettini si può rendere l’alimentazione del vostro bambino varia e colorata e anche di diversa consistenza in modo che risulti sempre molto interessante da assaggiare e sperimentare!

Dai 9/12 mesi

Arriva il momento della pasta asciutta, del tuorlo d’uovo, del sugo di pomodoro, del pesto di basilico, di cavolo nero,  dei formaggi più stagionati, di formaggi vegan, di pesce come il salmone o il pesce spada.

Dai 12 mesi in poi

Il  bambino potrà mangiare in giusta quantità quasi tutto ciò che mangiate anche voi genitori. In ultimo potrete introdurre latte vaccino, solanacee come le melanzane, i carciofi, i frutti rossi,  il melone, la frutta secca ecc


Svezzamento secondo natura

Autore: Michela Trevisan

Editore: Terranuova

Come si prepara una pappa sana e nutriente? Con il cibo, passiamo ai nostri piccoli anche le nostre scelte etiche, i nostri valori, le tradizioni locali e familiari.

Questo libro insegna a orientare lo svezzamento senza cadere nei luoghi comuni e nei condizionamenti dell’industria alimentare e della pubblicità. 

Il suo punto di forza è l’esperienza personale dell’autrice come mamma e della sua attività ventennale come nutrizionista per l’infanzia. Una guida, ricca di ricette facili e appetitose.  (Recensione dal web)


E se il bambino non vuole mangiare?

Il bambino ha bisogno di serenità, pazienza e rispetto dei tempi da parte dell’adulto, per approcciarsi al cibo, come per tutte le situazioni che riguardano il suo sviluppo evolutivo.

E’ bene inoltre che il piccolo sia lasciato libero, per quanto si può, di toccare con le manine, di sperimentare, di assaggiare, di sporcarsi.

Se non gradisce un determinato alimento si può provare a riproporlo in altri modi o diverse consistenze, magari accompagnando la pietanza poco desiderata con un cibo che ama di più.


Il mio bambino non mi mangia 

Autore: Carlos Gonzalez

Editore: Bonomi

In questo libro si trovano delicatissime indicazioni  per i genitori su come si possa gestire la problematica dell’inappetenza del bambino.

I primi consigli sono di non obbligare i piccoli o non  promettere regali se mangia, né castighi se non lo fa. Il bambino spesso sa di che cosa ha bisogno ed occorrono semplicemente regole chiare di comportamento. Le troverete tra le righe, spiegate con estrema professionalità dal Pediatra Carlo Gonzales: Regole efficaci che daranno tranquillità ai genitori in quanto alla gestione dell’alimentazione nell’età evolutiva dei loro bambini.


 “Quando mi avvicino a un bambino, nascono in me due sentimenti: tenerezza per ciò che è e rispetto per ciò che può diventare.”

(Louis Pasteur)

Le nostre precedenti letture