L’importanza del giocare sostenibile nel progetto delle Tagesmutter

Ecco altre tre proposte di attività per giocare con poco o… con un bel niente!

Oggi vi proponiamo tre giochi per i bambini dai cinque anni in su. Vi introduciamo questo argomento con una bella poesia tratta dal libro di Massimo Ivaldo “ I giochi di … Ancora una volta” e a seguire le sue proposte di gioco che troverete anche all’interno del suo manuale.

GIOCHI con poco o…un bel niente

Davanti ai miei occhi, io ho proprio tutto: così scelgo e dico che bello, che brutto! Che alto…che basso! Che largo, che stretto! Che caldo…che freddo!  Che storto, che dritto! Ma mentre io scarto, io cambio, io butto c’è chi non ha nulla e vive di sotto. 

Così non pretendo, non chiedo la luna: aver questo e quello che grande fortuna! Io gioco con tutti e gioco con niente, giocare per gioco è più divertente! A casa di nonna io son pasticcera, un po’ contadina, un  po’ giardiniera! Ho stoffa, due tappi, la carta ed il gioco se è bello davvero… non dura per poco!


Il telefono senza fili

Giocatori: da 3 a tantissimi!

Materiale: niente!

I bambini devono disporsi in fila, spalla contro spalla. L’adulto prepara una serie di frasi. Se i partecipanti sono molto piccoli, meglio una sola parola. Al bambino all’inizio della fila verrà comunicata la frase o la parola e dovrà a sua volta riferire nell’orecchio, bisbigliando che cosa ha capito al bambino accanto a lui, che a sua volta farà lo stesso. E via fino alla fine. L’ultimo della fila dovrà dire che cosa ha compreso alla fine del telefono senza fili.

Arrivano spesso parole e frasi storpiate! Divertenti e strane! Ovviamente il gioco è portare a termine la catena con le informazioni giuste. L’ideale è fare due squadre e giocare a punti. Il “telefono senza fili” è perfetto in classe, così come durante una gita, una festa o al chiuso o all’aperto con tanti bimbi!

Obiettivi didattici: sviluppare le capacità di ascolto e di attenzione; sensibilizzare all’errore connesso nelle diffusione delle informazioni (giochiamo anche noi!) comprendere l’ importanza di una comunicazione efficace.


La staffetta

Materiale: due sedie leggere facilmente spostabili e qualcosa per delimitare partenza ed arrivo

Giocatori: almeno quattro

Spazio: chiuso

2 squadre parallele e delineate lungo la linea di partenza.

davanti ciascuna squadra posizionare due sedie una vicina all’altra.

La linea di arrivo non dovrà essere eccessivamente lontana.

Al via il primo concorrente si siede sulla sedia esterna, sposta la sedia laterale avanti, si siede, prende l’altra sedia e la sposta avanti, si risiede. Arrivato alla linea, torna indietro.

Si stabilisce la regola, valutando la situazione se è il caso di far tornare indietro con lo stesso sistema o si fanno portare  le sedie una per volta alla linea di partenza.

Non utilizziamo mai le sedie pieghevoli, possono essere molto pericolose!

Obiettivi didattici: combinare più schemi motori, saper completare un percorso con i suoi ostacoli nel minor tempo possibile, muoversi con coordinazione, rispettare regole e ambiente.


 Strega comanda colore

Chi fa la strega (e non deve essere per forza una bambina!) sceglie il colore e grida: STREGA COMANDA COLORE ad esempio…verde..! Dopodichè insegue gli altri che cercano di salvarsi toccando nello spazio oggetti di colore verde, occhi aperti e gambe svelte: chi viene preso, diventerà a sua volta la nuova STREGA !

Obiettivi didattici: scattare nella corsa su brevi distanze, acquisire capacità di agilità e resistenza, coordinare i movimenti del corpo orientandosi nello spazio, muoversi rispettando azioni e comandi.


“La prima idea che il bambino deve apprendere, per poter essere attivamente disciplinato, è quella della differenza tra bene e male; e il compito dell’educatore sta nell’accertarsi che il bambino non confonda il bene con l’immobilità e il male con l’attività.”

M.Montessori


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